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Vogliamo tutto
Pratiche culturali e lavoro

A cura di Samuele Piazza con Nicola Ricciardi
Contributi inediti di Samuele Piazza, Nicola Ricciardi, Tyler Coburn e Claire Fontaine e i testi d’archivio ripubblicati di Neda Atanasoski e Kalindi Vora, Diedrich Diederichsen, Silvia Federici, Peter Linebaugh e Marcus Rediker, Renate Wiehager, Reed Berkowitz, Tony Schwartz e Catherine McCarthy, Andrea Bowers, Cultural Capital Cooperative.
Progetto grafico di Lorenzo Mason Studio

2021, Italian, softcover, 13 x 21 cm, 272 pages
979-12-80579-02-7

Vogliamo tutto. Pratiche culturali e lavoro ha come origine il romanzo Vogliamo tutto (1971) di Nanni Balestrini, il cui protagonista Alfonso Natella è diventato la voce dei movimenti operai del ’698 a Torino e di un’intera generazione. Nel 2021, tredici artisti si sono interrogati sul cambiamento delle pratiche lavorative nel contesto contemporaneo. Ne nasceesce una pubblicazione corale, di voci e di pratiche, che insieme delineano l’aspetto propriamente trasformativo del lavoro all’interno deli contesto socio-culturale in un ampio arco temporale: dagli impatti della rRivoluzione iIndustriale, al declino post-industriale, fino alla rapida accelerazione dell’era digitale.

Il libro raccoglie i saggi di Samuele Piazza e Nicola Ricciardi, curatori della mostra Vogliamo tutto presso OGR Torino, scritti inediti degli artisti Claire Fontaine e Tyler Coburn e testi d’archivio selezionati dagli artisti presenti in mostra: Andrea Bowers, Pablo Bronstein, Claire Fontaine, Tyler Coburn, Jeremy Deller, Kevin Jerome Everson, LaToya Ruby Frazier, Elisa Giardina Papa, Liz Magic Laser, Adam Linder, Sidsel Meineche Hansen, Mike Nelson e Renate Wiehager per Charlotte Posenenske.

Tra i testi d’archivio, i saggi “L’automazione e la funzione del servizio invisibile” di Neda Atanasoski e Kalindi Vora, “Povertà musicale” di Diedrich Diederichsen, “Sabotaggio” di Elizabeth Gurley Flynn, “Salario contro il lavoro domestico” di Silvia Federici, “Il naufragio del Sea-Venture” di Peter Linebaugh e Marcus Rediker, “Charlotte Posenenske. Minimalismo mimetico e praticabilità” di Renate Wiehager; un estratto da La bestia umana di Émile Zola; gli articoli “QAnon. Analisi di un game designer” di Reed Berkowitz, “Gestisci la tua energia, non il tuo tempo” di Tony Schwartz e Catherine McCarthy, la “Lettera di protesta, Frieze Art Fair, New York” di Andrea Bowers, il “Contratto di licenza” del collettivo Cultural Capital Cooperative, la sceneggiatura di Erie di Kevin Jerome Everson e una conversazione tra David Green e Rick Smith del UAW Local 1112 e LaToya Ruby Frazier.

Foto: Lorenzo Mason Studio

I curatori

Samuele Piazza è curatore presso OGR – Officine Grandi Riparazioni, a Torino. Ha curato la mostra Vogliamo Tutto e le esposizioni personali di importanti artisti contemporanei come Mike Nelson e Monica Bonvicini. Ha anche fondato e co-curato la serie sperimentale Dancing is what we make of falling, un format espositivo che unisce proiezioni video, talk e performance.

Nicola Ricciardi ricopre dall’ottobre 2020 la carica di direttore artistico di miart – Fiera Internazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Milano. Dal 2016 al 2020 è stato direttore artistico di OGR – Officine Grandi Riparazioni, a Torino, dove ha organizzato oltre 20 progetti espositivi, tra cui le mostre personali di Tino Sehgal, Susan Hiller, Mike Nelson, Monica Bonvicini e Trevor Paglen.

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